Zawiya (residenza)

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La zāwiya («angolo» oppure «cella»; altri sinonimi sono ribat in arabo, khanqah in persiano e tekke in turco), termine italianizzato in zavia (AFI: /*ˈʣavja/) o zauia (/*ˈʣawja/)[1], è il luogo di residenza o di riunione dei sufi.

Spesso le zāwiya non servono solo per riti sufi, ma assolvono anche alla funzione di madrase, di ospedali o di luoghi d'accoglienza per i viaggiatori in transito.[2]

Rappresentano importanti centri della vita sociale e spesso vengono gestite come fondazioni religiose. I primi esempi di zāwiya risalgono al XII secolo.

Note

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "zavia", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ HAWARI MAHMOUD;NATSHEH YUSUF;AL-JUBEH NAZMI;ABU KH e Mahmoud Hawari, Pellegrinaggi, Scienza e Sufismo: L’arte islamica in Cisgiordania e a Gaza, Universitat Politècnica de Catalunya. Iniciativa Digital Politècnica, 2003, ISBN 978-3-902782-65-6. URL consultato il 20 febbraio 2023.

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Collegamenti esterni

  • (EN) zāwiyah, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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