Verde pensile
Il verde pensile si riferisce a sistemi di copertura dove, al di sotto della vegetazione, è presente una superficie impermeabilizzata.
Descrizione
Il verde pensile si divide in due categorie principali:
Verde pensile estensivo: noto anche come tetto verde, caratterizzato da una manutenzione ridotta e uno scopo tecnico.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/3e/Esempio_tetto_verde.jpg/220px-Esempio_tetto_verde.jpg)
Verde pensile intensivo: conosciuto anche come giardino pensile, più simile a un giardino tradizionale, richiedendo maggiore manutenzione ed essendo realizzato per uno scopo prevalentemente estetico.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/4/4f/Cantina_Antinori_-_Le_Mortelle.jpg/220px-Cantina_Antinori_-_Le_Mortelle.jpg)
Sebbene le due tipologie vengano realizzate quasi con gli stessi materiali, vegetazione esclusa, di seguito vengono elencate le principali differenze.
- Struttura e peso: i tetti verdi sono generalmente più leggeri e richiedono strutture di supporto meno robuste rispetto ai giardini pensili, che sono più pesanti a causa della diversità e del volume di piante e substrati.
- Manutenzione: i tetti verdi richiedono una manutenzione minima, principalmente per controllare la crescita delle piante e l'accumulo di detriti. Invece, i giardini pensili necessitano di una cura più intensiva, simile a quella dei giardini tradizionali.
- Tipi di vegetazione: i tetti verdi utilizzano piante resistenti e a bassa crescita, come sedum, mentre i giardini pensili possono ospitare una varietà più ampia di piante, inclusi arbusti e talvolta alberi.
- Funzione e accessibilità: i tetti verdi sono spesso non accessibili e funzionali principalmente per benefici economici e tecnici. I giardini pensili, invece, sono progettati per essere spazi vivibili e ricreativi.
- Costi e investimenti: l'installazione e la manutenzione di un giardino pensile tendono a essere più costose rispetto a quelle di un tetto verde, a causa delle esigenze più elevate in termini di materiali, struttura e manodopera.
Aspetti tecnici e normativi
Secondo la propria norma di riferimento (Codice di Pratica UNI11235/2015)[1] è composto da un “pacchetto” di più strati che comprende (dal basso verso l'alto):
- Elemento portante: dovrà essere dimensionato valutando in maniera adeguata i carichi di progetto, compresa la freccia massima e tutti i materiali componenti i singoli strati ed elementi nel rispetto della legislazione vigente.
- Elemento di tenuta all'acqua: ha la funzione di conferire alla copertura una prefissata impermeabilità all’acqua meteorica, deve impedire la penetrazione delle acque meteoriche e contemporaneamente proteggere gli strati.
- Elemento di protezione all'azione delle radici: l'elemento in questione ha come scopo la protezione dell’elemento portante e l’impedimento delle radici di intaccare il manto impermeabile.
- Elemento di protezione meccanica: viene richiesto il requisito generale di avere la capacità di resistere all’azione dei carichi statici o dinamici, sia durante la fase di installazione, sia durante la vita utile, al fine di proteggere l’elemento di tenuta.
- Elemento di accumulo idrico: tale elemento rappresenta il cuore dei sistemi a verde pensile. Requisito fondamentale che esso deve assolvere è l’accumulo idrico durante le precipitazioni meteoriche o le irrigazioni.
- Elemento drenante: il requisito principale che l’elemento drenante deve assolvere è la capacità di drenare le acque di origine meteorica o dovute all’irrigazione.
- Elemento filtrante: strato di filtrazione delle particelle del substrato, che tramite movimenti meccanici naturali si muovono verso l’elemento drenante che si trova al di sotto.
- Strato colturale: rappresenta la principale fonte di approvvigionamento per le piante, da cui esse traggono le sostanze nutritive atte alla sopravvivenza. A esso è richiesto il controllo della capacità agronomica. L’individuazione della tipologia e dello spessore dello strato dipendono dalla tipologia di vegetazione.
- Strato di vegetazione: lo studio delle specie vegetali da collocare in un sistema a verde pensile, va affrontato con grande attenzione, in quanto deve esserci un'assoluta integrazione tra progettazione dello strato vegetativo dettato dalla funzione del verde e strato colturale.
Le caratteristiche più importanti sono la qualità del substrato, la quantità di accumulo d'acqua, la superficie di appoggio dell'elemento di accumulo e la apertura a pori del tessuto di filtro.
Benefici
È una finitura tecnologica della copertura che fornisce diversi benefici all'edificio quali:[2]
- Protezione dell'impermeabilizzazione: salvaguardia dei pacchetti di isolamento termico e dei manti impermeabili.
- Isolamento termico: riduce la dispersione di calore in inverno e abbassa l'uso di condizionamento in estate.
- Abbattimento isola di calore: migliora il clima urbano, contrastando gli effetti della cementificazione.
- Riduzione delle polveri sottili: cattura e riduce la circolazione delle particelle inquinanti.
- Creazione di habitat per la fauna selvatica: fornisce spazi vitali in ambienti urbanizzati.
- Regimazione idrica: rallenta il deflusso delle precipitazioni, riducendo l'impatto sulla rete idrica.
- Isolamento acustico: diminuisce il rumore ambientale e l'inquinamento acustico.
- Benessere psicofisico: migliora il microclima urbano e la qualità della vita.
Sinergie e innovazioni
Le coperture verdi non sono solo un'aggiunta estetica agli edifici, ma svolgono un ruolo cruciale nel migliorare la sostenibilità e l'efficienza energetica degli ambienti urbani. Integrano tecnologie avanzate e principi ecologici per creare un impatto positivo sia sul microclima locale sia sul benessere generale.
Fotovoltaico
L'integrazione dei pannelli fotovoltaici con le coperture verdi è un'innovazione significativa. Questa sinergia tra vegetazione e pannelli solari non solo aumenta l'efficienza energetica, ma contribuisce anche a ridurre l'impatto ambientale. I pannelli fotovoltaici, protetti e raffreddati dalla vegetazione sottostante, tendono ad avere una maggiore efficienza, mentre le piante traggono beneficio dall'ombra parziale e dall'ambiente moderato creato dai pannelli.[3]
Gestione idrica
Un altro aspetto fondamentale delle coperture verdi è la loro capacità di gestire efficacemente le acque meteoriche, capacità che è portata ad un nuovo livello dalle coperture Blue Green Roof. Queste strutture sono in grado di assorbire e trattenere una quantità significativa di acqua piovana, riducendo il deflusso verso i sistemi di drenaggio urbani. Ciò aiuta a mitigare il rischio di allagamenti e contribuisce alla riduzione del carico sulle infrastrutture idriche urbane, oltre a favorire processi naturali come l'evapotraspirazione.[4][5]
Note
- ^ Norma UNI 11235/2015, su uni.com.
- ^ Economic Benefits and Life Cycle Costs of Green Roofs, su researchgate.net.
- ^ Sam C M Hui e S C Chan, Integration of green roof and solar photovoltaic systems, in Conference: Joint Symposium 2011: Integrated Building Design in the New Era of Sustainability, 22 November 2011 (Tue), Kowloon Shangri-la Hotel, Tsim Sha Tsui East, Kowloon, Hong KongAt: Hong Kong, Novembre 2011.
- ^ Emilio Antoniol, Maria Antonia Barucco e Marta Possiedi, Blue Green Roof, in MD Journal, DESIGN FOR SMART CITIES, n. 11, 2021, ISSN 2531-9477.
- ^ Officina Toolbox 5, su issuu.com.
Voci correlate
- Tetto verde
- Giardino pensile
- Nature-based solutions
- Impermeabilizzazione
Altri progetti
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su giardino pensile
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 63267 · LCCN (EN) sh85115314 · GND (DE) 4148721-7 · BNF (FR) cb12488378g (data) · J9U (EN, HE) 987007546272505171 |
---|