Shabu shabu

Shabu shabu
Origini
Luogo d'origineBandiera del Giappone Giappone
Dettagli
Categoriasecondo piatto

Lo shabu shabu (しゃぶしゃぶ), traslitterato anche syabu syabu, è una variante giapponese di un piatto tradizionale cinese.

Storia

Lo shabu shabu è stato introdotto in Giappone all'inizio del novecento, con l'apertura del ristorante Suehiro[1] ad Osaka. Le sue origini possono essere ritrovate nell'hot pot cinese, conosciuto come shuan yang rou; questo piatto infatti è molto più vicino alla fattura dei piatti cinesi che ai piatti al vapore giapponesi (nabemono) come il sukiyaki. Insieme a quest'ultimo lo shabu shabu è un piatto comune nei ristoranti per turisti a Tokyo, così come nei ristoranti giapponesi negli Stati Uniti ed in Canada.

Il piatto

Il piatto è simile allo stile di cucina sukiyaki, con la cottura contemporanea di carne e verdure, solitamente serviti con salse varie. I giapponesi lo considerano più salato e meno dolce del sukiyaki stesso, chiamando il suo sapore umami. È un piatto generalmente consumato d'inverno. Sono utilizzate fettine sottili di manzo, di cui spesso viene utilizzata la parte del controfiletto, ma sono comuni anche tagli meno nobili. La preparazione moderna fa uso anche di maiale, pollo, oca, granchio ed aragosta. Talvolta vengono usate anche carni più costose e prelibate, come il wagyū.

La tavola viene preparata con una pentola al centro della tavola, sopra un fornello acceso, in cui bolle dell'acqua oppure una zuppa dashi, fatta con kombu. Attorno alla pentola sono posti numerosi piattini e recipienti con dentro le sottilissime fette di carne descritte in precedenza e listelline di verdure: rape cinesi, petali di crisantemo, alghe nori, cipolle, carote, funghi shiitake e enokitake. Vi sono inoltre gli accompagnamenti ad esse: tofu e salsa ponzu, o goma, a base di semi di sesamo e, a seconda del luogo, con udon, mochi o spaghetti harusame.

Il piatto si gusta prendendo i pezzetti di carne e verdure con le bacchette, immergendoli nella pentola per qualche secondo e mangiandoli direttamente dopo averli tuffati velocemente nella salsa ponzu. Una volta che lo shabu shabu è stato terminato, il brodo rimasto nella pentola solitamente viene unito al riso rimanente e la zuppa restante viene mangiata in seguito. È proprio il fischiare della pentola durante la cottura a bollore che ha dato alla pietanza il suo nome: shabu-shabu può infatti essere tradotto come fiuu-fiuu o swish-swish.

Note

  1. ^ (JA) Eirakucho suehiro honten, su e-suehiro.com. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Video esplicativo per preparare lo Shabu shabu, su mayomo.cn. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
  • Sito del primo ristorante a servire shabu shabu, su e-suehiro.com. URL consultato il 22 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2009).
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