Natalia Ginzburg
Natalia Levi Ginzburg | |
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Deputata della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 12 luglio 1983 – 8 ottobre 1991 |
Legislatura | IX, X |
Gruppo parlamentare | Sinistra indipendente |
Circoscrizione | XVIII. Perugia |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista Italiano |
Professione | scrittrice Premio Strega 1963 |
Natalia Ginzburg, nata Levi (pronuncia [nataˈliːa ˈɡinʦburɡ], accento sulla i [1]) (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 7 ottobre 1991), è stata una scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica italiana, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento.
Biografia
Natalia Levi nacque il 14 luglio del 1916 a Palermo, figlia di Giuseppe Levi, illustre scienziato triestino ebreo, e di Lidia Tanzi, milanese cattolica, sorella di Drusilla Tanzi. Il padre era professore universitario antifascista e insieme ai tre fratelli di lei sarà imprigionato e processato con l'accusa di antifascismo. I genitori diedero a Natalia e ai fratelli un'educazione atea.
Formazione e attività letteraria
Natalia trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Torino. Della sua prima giovinezza raccontò lei stessa in alcuni testi autobiografici pubblicati soprattutto in età avanzata, fra cui I baffi bianchi (in Mai devi domandarmi, 1970). Compì gli studi elementari privatamente, trascorrendo quindi in solitudine la sua infanzia; sin dalla tenera età si dedicò alla scrittura di poesie. Si iscrisse poi al Liceo - Ginnasio Vittorio Alfieri,[2] vivendo come un trauma il passaggio alla scuola pubblica. Già nel periodo liceale si dedicò alla stesura di racconti e testi brevi, primo fra tutti Un'assenza (la sua «prima cosa seria»), poi pubblicato sulla rivista Letteratura negli anni Trenta. Abbandonò invece la poesia; a tredici anni aveva fra l'altro spedito alcuni suoi componimenti a Benedetto Croce, che espresse un giudizio negativo su di essi.[3]
Esordì nel 1933 con il suo primo racconto, I bambini, pubblicato dalla rivista "Solaria", e nel 1938 sposò Leone Ginzburg, col cui cognome firmerà in seguito tutte le proprie opere. Dalla loro unione nacquero due figli e una figlia: Carlo (Torino, 15 aprile 1939), che diverrà un noto storico e saggista, Andrea (Torino, 9 aprile 1940 – Bologna, 4 marzo 2018) e Alessandra (Pizzoli, 20 marzo 1943). In quegli anni strinse legami con i maggiori rappresentanti dell'antifascismo torinese e in particolare con gli intellettuali della casa editrice Einaudi della quale il marito, docente universitario di letteratura russa, era collaboratore dal 1933.
Nel 1940 seguì il marito, inviato al confino per motivi politici e razziali, a Pizzoli in Abruzzo, dove rimase fino al 1943.
Nel 1942 scrisse e pubblicò, con lo pseudonimo di Alessandra Tornimparte, il primo romanzo, dal titolo La strada che va in città, che verrà ristampato nel 1945 con il nome dell'autrice.
In seguito alla morte del marito, torturato e ucciso nel febbraio del 1944 nel carcere romano di Regina Coeli, nell'ottobre dello stesso anno Natalia giunse a Roma, da poco liberata, e si impiegò presso la sede capitolina della casa editrice Einaudi. Nell'autunno del 1945 ritornò a Torino, dove rientrarono anche i suoi genitori e i tre figli, che durante i mesi dell'occupazione tedesca si erano rifugiati in Toscana.
Nel 1947 esce il suo secondo romanzo È stato così che vince il premio letterario "Tempo".
In quello stesso periodo, come ha rivelato Primo Levi a Ferdinando Camon in una lunga conversazione diventata un libro nel 1987 e poi lo stesso Giulio Einaudi in una intervista televisiva, diede parere negativo alla pubblicazione di Se questo è un uomo di Primo Levi. Il libro uscirà per una piccola casa editrice, la De Silva di Franco Antonicelli, in 2500 copie, e solo nel 1958 verrà riproposto da Einaudi diventando il grande classico che conosciamo.
Nel 1950 sposò l'anglista Gabriele Baldini, docente di letteratura inglese e direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Londra, con il quale concepirà la figlia Susanna (4 settembre 1954 – 15 luglio 2002) e il figlio Antonio (6 gennaio 1959 – 3 marzo 1960), entrambi portatori di handicap. Iniziò per Natalia un periodo ricco in termini di produzione letteraria, che si rivelò prevalentemente orientata sui temi della memoria e dell'indagine psicologica. Nel 1952 pubblicò Tutti i nostri ieri; nel 1957 il volume di racconti lunghi, Valentino, che vinse il premio Viareggio,[4] e il romanzo Sagittario; nel 1961 Le voci della sera che, insieme al romanzo d'esordio, verrà successivamente raccolto nel 1964 nel volume Cinque romanzi brevi.
Nel 1962 uscì la raccolta di racconti e saggi Le piccole virtù, e nel 1963 la scrittrice vinse il premio Strega[5] con Lessico famigliare, memoir accolto da un forte consenso di critica e di pubblico.
Nel decennio successivo seguirono, nella narrativa, i volumi Mai devi domandarmi del 1970 e Vita immaginaria del 1974. In questo periodo Natalia Ginzburg fu anche collaboratrice assidua del Corriere della Sera, che pubblicò numerosi suoi elzeviri su argomenti di critica letteraria, cultura, teatro e spettacolo. Tra questi, una sua lettura critica, con uno sguardo al femminile, del film Sussurri e grida[6] ottenne un forte riscontro nel panorama letterario e culturale nazionale, divenendo un punto di riferimento per la critica bergmaniana.[7]
Nella successiva produzione la scrittrice, che si era rivelata anche fine traduttrice con La strada di Swann di Proust, ripropose in modo più approfondito i temi del microcosmo familiare con il romanzo Caro Michele del 1973, il racconto Famiglia del 1977, il romanzo epistolare La città e la casa del 1984, oltre al volume del 1983 La famiglia Manzoni, visto in una prospettiva saggistica.
Natalia Ginzburg fu inoltre autrice di commedie tra le quali Ti ho sposato per allegria del 1965 e Paese di mare del 1972.
Gli anni dell'attivismo politico
È l'anno 1969 a costituire un punto di svolta nella vita della scrittrice: il secondo marito morì e, mentre cominciava in Italia, con la strage di piazza Fontana, il periodo cosiddetto della strategia della tensione, la Ginzburg intensificò il proprio impegno dedicandosi sempre più attivamente alla vita politica e culturale del Paese,[8] in sintonia con la maggioranza degli intellettuali italiani militanti orientati verso posizioni di sinistra.
Nel 1971 sottoscrisse, assieme a numerosi intellettuali, autori, artisti e registi,[9] la lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli,[10] documento attraverso cui si denunciano, riguardo alla morte di Giuseppe Pinelli, le presunte responsabilità dei funzionari di polizia della questura di Milano (con particolare riferimento al commissario Luigi Calabresi). Tale adesione verrà più volte ricordata dalla stampa in seguito al matrimonio della nipote della Ginzburg, Caterina, con Mario Calabresi, figlio del commissario nel frattempo assassinato. Nello stesso anno si unì ai firmatari di un'autodenuncia di solidarietà verso alcuni giornalisti di Lotta Continua accusati di istigazione alla violenza.[11]
Nel 1976 partecipò alla campagna innocentista in favore di Fabrizio Panzieri e Alvaro Lojacono,[12] i due militanti di Potere Operaio che saranno poi condannati per i reati a loro imputati (tra cui l'omicidio dello studente nazionalista greco Mikis Mantakas).
Nel 1983 venne eletta al Parlamento nelle liste del Partito Comunista Italiano.
Il 25 marzo 1988 scrisse per L'Unità un articolo divenuto famoso, dal titolo: Quella croce rappresenta tutti,[13] difendendo la presenza del simbolo religioso nelle scuole e opponendosi alle contestazioni di quegli anni.
Morte
Morì a Roma nelle prime ore dell'8 ottobre 1991. È sepolta al cimitero del Verano di Roma.
Opere
Raccolte
- Cinque romanzi brevi, Collana Supercoralli, Torino, Einaudi, 1964 (contiene: La strada che va in città; È stato così; Valentino; Sagittario; Le voci della sera); col titolo Cinque romanzi brevi e altri racconti, Introduzione di Cesare Garboli, Collana ET, Einaudi, 1993; Collana ET Scrittori, Einaudi, 2005.
- Opere, vol. I, Prefazione di C. Garboli, Collana I Meridiani, Mondadori, Milano, 1986, ISBN 978-88-042-5910-7. [contiene: La strada che va in città, È stato così, Racconti brevi, Valentino, Tutti i nostri ieri, Sagittario, Le voci della sera, Le piccole virtù, Lessico Famigliare, Commedie]
- Opere, vol. II, Collana I Meridiani, Mondadori, Milano, 1987, ISBN 978-88-042-5910-7. [contiene: Mai devi domandarmi, Paese di mare, Caro Michele, Vita immaginaria, La famiglia Manzoni, Scritti sparsi, La città e la casa, Famiglia]
Romanzi e racconti
- La strada che va in città, come Alessandra Tornimparte, Torino, Einaudi, 1942
- La strada che va in città e altri racconti, Roma, Einaudi, 1945
- È stato così, Torino, Einaudi, 1947
- Tutti i nostri ieri, Torino, Einaudi, 1952
- Valentino, Torino, Einaudi, 1957
- Sagittario, Torino, Einaudi, 1957
- Le voci della sera, Torino, Einaudi, 1961
- Lessico famigliare, Torino, Einaudi, 1963
- Caro Michele, Milano, Mondadori, 1973; Torino, Einaudi, 1995
- Famiglia, Torino, Einaudi, 1977
- La famiglia Manzoni, Torino, Einaudi, 1983
- La città e la casa, Torino, Einaudi, 1984
Saggi e memorie
- Marcel Proust, poeta della memoria, in Giansiro Ferrata e Natalia Ginzburg, Romanzi del '900, vol. I, Torino, Edizioni Radio Italiana, 1956.
- Le piccole virtù, Torino, Einaudi, 1962; nuova ed., a cura di Domenico Scarpa, Einaudi, 2005.
- Mai devi domandarmi, Garzanti, Milano, 1970; poi Einaudi, Torino, 1989; dal 2002 con introduzione di Cesare Garboli [raccoglie articoli pubblicati su La Stampa e Corriere della Sera negli anni 1968-1970, con alcuni scritti inediti]
- Vita immaginaria, Collana Scrittori italiani e stranieri, Milano, Mondadori, 1974; nuova ed., a cura di Domenico Scarpa, Collana Super ET, Torino, Einaudi, 2021, ISBN 978-88-062-0546-1. [raccoglie articoli pubblicati su La Stampa e Corriere della sera negli anni 1969-1974, con un inedito]
- Serena Cruz o la vera giustizia, Einaudi, Torino, 1990.
- È difficile parlare di sé. Conversazione a più voci condotta da Marino Sinibaldi, a cura di Cesare Garboli e Lisa Ginzburg, Einaudi, Torino 1999. [contiene un'intervista autobiografica andata in onda a Radio 3 nella primavera del 1991]
- Non possiamo saperlo. Saggi 1973-1990, a cura di Domenico Scarpa, Einaudi, Torino, 2001. [raccoglie scritti di letteratura e di cinema, ricordi di amici scomparsi, pronunciamenti su questioni morali, interventi politici e una Autobiografia in terza persona]
- Un'assenza. Racconti, memorie, cronache 1933-1988, a cura di Domenico Scarpa, Einaudi, Torino 2016. [contiene, tra le altre cose, alcuni reportage giornalistici, la poesia Memoria e il Discorso sulle donne]
Teatro
- Ti ho sposato per allegria, Torino, Einaudi, 1966.
- Ti ho sposato per allegria e altre commedie, Torino, Einaudi, 1968 [contiene: Ti ho sposato per allegria; L'inserzione; Fragola e panna; La segretaria]
- Paese di mare e altre commedie, Milano, Garzanti, 1971 [contiene: Dialogo; Paese di mare; La porta sbagliata; La parrucca]
- Teatro, Nota di Natalia Ginzburg, Torino, Einaudi, 1990 [contiene i testi della raccolta Paese di mare e altre commedie preceduti da L'intervista e La poltrona]
- Tutto il teatro, a cura di Domenico Scarpa, Nota di N. Ginzburg, Torino, Einaudi, 2005. [contiene i testi delle raccolte Ti ho sposato per allegria e altre commedie e Teatro, seguiti da Il cormorano]
Traduzioni
- Vercors, Il silenzio del mare, Einaudi, Roma, 1945.
- Marcel Proust, La strada di Swann, Einaudi, Torino 1946; ed. riveduta e corretta sull'Edizione Pléiade, Einaudi, 1991.
- Gustave Flaubert, La signora Bovary, Einaudi, Torino, 1983.
- Molyda Szymusiak, Il racconto di Peuw, bambina cambogiana, Einaudi, Torino, 1986.
- Marguerite Duras, Suzanna Andler, Collezione di teatro, Torino, Einaudi, 1987.
- Sirkku Talja, Non mi dimenticare, Bollati Boringhieri, Torino, 1988.
- Guy de Maupassant, Una vita, a cura di Giacomo Magrini, Collana Scrittori tradotti da scrittori, Torino, Einaudi, 1994.
Lettere
- (con Cesare Pavese e Felice Balbo) Lettere a Ludovica, a cura di Carlo Ginzburg, Archinto 2008 (raccoglie lettere a Ludovica Nagel).
Le sue opere al cinema e in televisione
Dalla commedia Ti ho sposato per allegria (1967), Luciano Salce ha tratto un film con Giorgio Albertazzi, Monica Vitti, Maria Grazia Buccella e Italia Marchesini.
Da Teresa, invece, adattata da Michel Arnaud, il regista francese Gérard Vergez ha tratto nel 1970 un film con Suzanne Flon e Anne Doat.
Dal romanzo Caro Michele, adattato da Suso Cecchi D'Amico e Tonino Guerra, Mario Monicelli ha tratto nel 1976 un film in cui recitavano Mariangela Melato, Delphine Seyrig e Aurore Clément; lo scrittore Alfonso Gatto vi aveva la parte del padre di Michele.
Dal romanzo È stato così, nel 1977 è stato tratto un film per la televisione in due puntate, diretto da Tomaso Sherman e interpretato da Stefania Casini, Stefano Satta Flores, Laura Belli e Antonella Lualdi.
Vanno infine menzionati i film La mère (1995), della francese Caroline Bottaro e Las voces de la noche (2003) di Salvador García Ruiz.
Intitolazioni
- Molte città italiane e paesi hanno dedicato aree di circolazione a Natalia Levi Ginzburg: Roma, Lecce, Palermo, Prato, Torino, Modena, L'Aquila, Vibo Valentia, Ivrea (TO), Porzano, località di Leno (BS), Nonantola (MO), Carpi (MO), San Giovanni in Persiceto (BO), Castenaso (BO), Jesolo (VE), Santa Croce sull'Arno (PI), Cepagatti (PE), Guidonia (RM), Masseria Grande, località di Lecce (LE), Sestri Levante (GE), Lanciano (CH).
- Torino, Bologna e Castel Maggiore (BO), Pizzoli (AQ) le hanno intitolato una biblioteca.
- Nel 2014, in occasione del XXIII anniversario della sua morte, la città di Torino ha posto sulla sua abitazione, al numero 11 di via Morgari, una lapide commemorativa, intitolandole, nel contempo, l'aiuola antistante, tra via Morgari e via Belfiore.
- Nel 2016, per il centenario della sua nascita, la città di Palermo ha collocato una targa sulla sua casa natale, in via Libertà 101.
Note
- ^ Sulla pronuncia del nome di Natalia Ginzburg, su italian.stackexchange.com.
- ^ Marco Trabucco, I cento anni di un liceo conservatore, su ricerca.repubblica.it, La Repubblica, 27 novembre 2001. URL consultato il 4 aprile 2016.
- ^ Elisabetta Mondello, Il potere delle parole. Natalia Ginzburg, in L'età difficile. Immagini di adolescenti nella narrativa italiana contemporanea, collana SagUni, Roma, Giulio Perrone editore, 2016, pp. 84, 87-92, ISBN 9788860044402.
- ^ Premio letterario Viareggio-Rèpaci, su premioletterarioviareggiorepaci.it. URL consultato il 9 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2019).
- ^ 1963, Natalia Ginzburg, su premiostrega.it. URL consultato il 9 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2020).
- ^ Corriere della sera 28 ottobre 1973.
- ^ Cfr. p. 183 di Maria Rizzarelli, "Gli arabeschi della memoria" CUECM, 2004.
- ^ Vedi: Angela M. Jeannet, Giuliana Sanguinetti Katz "Natalia Ginzburg: a voice of the twentieth century University of Toronto Press, 2000.
- ^ Cfr. pag. 80: Paolo Franchi, Ugo Intini "Le parole di piombo: Walter Tobagi, la sinistra e gli anni del terrorismo", Mondoperaio, 2005.
- ^ Gigi Riva, Mio padre Calabresi, su espresso.repubblica.it, L'Espresso, 8 maggio 2007. URL consultato il 25 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2011).
- ^ Gemma Capra, Mio marito il commissario Calabresi Archiviato il 22 marzo 2014 in Internet Archive., Ed. Paoline, Milano, 1990.
- ^ Alain Charbonnier, Quando uccidere era "giustizia proletaria" Archiviato il 22 novembre 2011 in Internet Archive. editoriale su Gnosis, n. 2/2010, Agenzia informazioni e sicurezza interna della Repubblica.
- ^ "Quella croce rappresenta tutti", su L'Eco di Bergamo.
Bibliografia
- Elena Clementelli, Invito alla lettura di Natalia Ginzburg, Mursia, Milano, 1972
- Luciana Marchionne Picchione, Natalia Ginzburg, La nuova Italia, Firenze, 1978
- Barbara Carle, "Natalia Ginzburg’s Narrative Voci della sera", Quaderni di italianistica, vol. XIV/2, University of Toronto, 1993-94: 239-254.
- AA.VV., Natalia Ginzburg: la casa, la città, la storia : atti del Convegno internazionale : San Salvatore Monferrato, 14-15 maggio 1993, a cura di Giovanna Ioli, Barberis, San Salvatore Monferrato, 1996
- Maria Luisa Quarsiti, Natalia Ginzburg : bibliografia 1934-1992, Giunti, Firenze, 1996
- Maja Pflug, Natalia Ginzburg. Arditamente timida. Una biografia, traduzione di Barbara Griffini, La tartaruga, Milano, 1997
- Giancarlo Borri, Natalia Ginzburg, Luisè, Rimini, 1999
- Clara Borrelli, Notizie di Natalia Ginzburg, L'orientale editrice, Napoli, 2002
- Giorgio Bertone, Lessico per Natalia : brevi voci per leggere l'opera di Natalia Ginzburg, il Melangolo, Genova, 2015
- AA.VV., Natalia Ginzburg, a cura di Maria Antonietta Grignani e Domenico Scarpa, Interlinea, Novara, 2017
- Sandra Petrignani, La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Neri Pozza, Milano, 2018
Altri progetti
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- Wikiquote
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Collegamenti esterni
- Ginzburg, Natalia, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- GINZBURG, Natalia, nata Levi, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Serena Andreotti Ravaglioli, GINZBURG, Natalia, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1992.
- (EN) Natalia Ginzburg, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Domenico Scarpa, LEVI, Natalia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005.
- Natalia Ginzburg, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- Natalia Ginzburg, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Natalia Ginzburg, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Natalia Ginzburg, su Open Library, Internet Archive.
- Bibliografia italiana di Natalia Ginzburg, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- Natalia Levi, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- (EN) Natalia Ginzburg, su IMDb, IMDb.com.
- Approfondimento biografico, su italiadonna.it.
- Intervista TV di Luigi Silori a Natalia Ginzburg in occasione dell'uscita di Lessico famigliare, L'Approdo n. 12, 1963
- Lessico famigliare, lettura integrale (Il Terzo Anello - Ad alta voce): 22 puntate, formato.ram
- Natalia Ginzburg nel programma Damasco di Radio3.
- Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni, Torino, Einaudi, 1983.
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Romanzi | La strada che va in città · È stato così · Tutti i nostri ieri · Valentino · Sagittario · Le voci della sera · Lessico famigliare · Caro Michele · La famiglia Manzoni · La città e la casa |
Raccolte di Racconti | Famiglia (Famiglia · Borghesia) · Un'assenza. Racconti, memorie, cronache |
Raccolte di Saggi e Articoli | Le piccole virtù · Mai devi domandarmi · Vita immaginaria · Serena Cruz o la vera giustizia · Non possiamo saperlo. Saggi 1973-1990 |
Teatro | Ti ho sposato per allegria · L'inserzione · Fragola e panna · La segretaria · L'intervista · La poltrona · Dialogo · Paese di mare · La porta sbagliata · La parrucca · Il cormorano |
Famiglia | Giuseppe Levi (padre) · Lidia Tanzi (madre) · Leone Ginzburg (primo marito) · Carlo Ginzburg (figlio) · Gabriele Baldini (secondo marito) |
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1947-1959 | Ennio Flaiano (1947) · Vincenzo Cardarelli (1948) · Giovanni Battista Angioletti (1949) · Cesare Pavese (1950) · Corrado Alvaro (1951) · Alberto Moravia (1952) · Massimo Bontempelli (1953) · Mario Soldati (1954) · Giovanni Comisso (1955) · Giorgio Bassani (1956) · Elsa Morante (1957) · Dino Buzzati (1958) · Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1959) |
1960-1969 | Carlo Cassola (1960) · Raffaele La Capria (1961) · Mario Tobino (1962) · Natalia Ginzburg (1963) · Giovanni Arpino (1964) · Paolo Volponi (1965) · Michele Prisco (1966) · Anna Maria Ortese (1967) · Alberto Bevilacqua (1968) · Lalla Romano (1969) |
1970-1979 | Guido Piovene (1970) · Raffaello Brignetti (1971) · Giuseppe Dessì (1972) · Manlio Cancogni (1973) · Guglielmo Petroni (1974) · Tommaso Landolfi (1975) · Fausta Cialente (1976) · Fulvio Tomizza (1977) · Ferdinando Camon (1978) · Primo Levi (1979) |
1980-1989 | Vittorio Gorresio (1980) · Umberto Eco (1981) · Goffredo Parise (1982) · Mario Pomilio (1983) · Pietro Citati (1984) · Carlo Sgorlon (1985) · Maria Bellonci (1986) · Stanislao Nievo (1987) · Gesualdo Bufalino (1988) · Giuseppe Pontiggia (1989) |
1990-1999 | Sebastiano Vassalli (1990) · Paolo Volponi (1991) · Vincenzo Consolo (1992) · Domenico Rea (1993) · Giorgio Montefoschi (1994) · Mariateresa Di Lascia (1995) · Alessandro Barbero (1996) · Claudio Magris (1997) · Enzo Siciliano (1998) · Dacia Maraini (1999) |
2000-2009 | Ernesto Ferrero (2000) · Domenico Starnone (2001) · Margaret Mazzantini (2002) · Melania Mazzucco (2003) · Ugo Riccarelli (2004) · Maurizio Maggiani (2005) · Sandro Veronesi (2006) · Niccolò Ammaniti (2007) · Paolo Giordano (2008) · Tiziano Scarpa (2009) |
2010-2019 | Antonio Pennacchi (2010) · Edoardo Nesi (2011) · Alessandro Piperno (2012) · Walter Siti (2013) · Francesco Piccolo (2014) · Nicola Lagioia (2015) · Edoardo Albinati (2016) · Paolo Cognetti (2017) · Helena Janeczek (2018) · Antonio Scurati (2019) |
2020-2029 | Sandro Veronesi (2020) · Emanuele Trevi (2021) · Mario Desiati (2022) · Ada D'Adamo (2023) |
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1927-1936 | Giovanni Battista Angioletti (1927) • Giovanni Comisso (1928) • Vincenzo Cardarelli (1929) • Gino Rocca (1930) • Giovanni Titta Rosa (1931) • Leonida Repaci (1932) • Raul Radice (1933) • Carlo Emilio Gadda (1934) • Enrico Sacchetti (1935) • Silvio Negro (1936) |
1947-1959 | Dario Ortolani (1947) • Pier Antonio Quarantotti Gambini (1948) • Giulio Confalonieri (1949) • Vitaliano Brancati (1950) • Indro Montanelli (1951) • Francesco Serantini (1952) • Leonardo Borgese (1953) • Giuseppe Marotta (1954) • Alfonso Gatto (1955) • Giuseppe Lanza (1956) • Pier Angelo Soldini (1957) • Lorenzo Montano (1958) • Italo Calvino (1959) |
1960-1969 | Antonio Barolini e Enrico Emanuelli (1960) • Giorgio Vigolo (1961) • Giuseppe Dessì (1962) • Ottiero Ottieri (1963) • Tommaso Landolfi (1964) • Biagio Marin (1965) • Manlio Cancogni (1966) • Primo Levi (1967) • Piero Chiara (1968) • Niccolò Tucci (1969) |
1970-1979 | Alberto Vigevani (1970) • Piero Gadda Conti (1971) • Anna Banti (1972) • Sergio Solmi (1973) • Gianni Celati (1974) • Enzo Forcella (1975) • Mario Soldati (1976) • Sandro Penna (1977) • Carlo Cassola (1978) • Mario Rigoni Stern (1979) |
1980-1989 | Giovanni Macchia (1980) • Pietro Citati (1981) • Vittorio Sereni (1982) • Giorgio Bassani (1983) • Natalia Ginzburg (1984) • Francesca Duranti (1985) • Leonardo Sciascia (1986) • Claudio Magris (1987) • Luciano Erba (1988) • Luigi Meneghello (1989) |
1990-1999 | Fleur Jaeggy (1990) • Livio Garzanti (1991) • Giorgio Bocca (1992) • Giovanni Giudici (1993) • Alberto Arbasino (1994) • Daniele Del Giudice (1995) • Raffaello Baldini (1996) • Sergio Ferrero (1997) • Giovanni Raboni (1998) • Fabio Carpi (1999) |
2000-2009 | Andrea Zanzotto (2000) • Serena Vitale (2001) • Roberto Calasso e Giorgio Orelli (2002) • Eva Cantarella, Michele Mari e Edoardo Sanguineti (2003) • Franco Cordero (2004) • Rosetta Loy (2005) • Eugenio Borgna e Filippo Tuena (2006) • Alessandro Spina (2007) • Andrej Longo (2008) • Melania Mazzucco (2009) |
2010-2019 | Corrado Stajano (2010) • Andrea Bajani (2011) • Gianfranco Calligarich e Giovanni Mariotti (2012) • Antonella Tarpino (2013) • Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli (2014) • Sandro Veronesi (2015) • Paolo Di Stefano e Paolo Maurensig (2016) • Vivian Lamarque (2017) • Helena Janeczek (2018) • Marco Balzano (2019) |
2020-2029 | Enrico Deaglio (2020) • Giorgio Fontana (2021) • Benedetta Craveri (2022) • Marco Missiroli (2023) • Gianni Biondillo (2024) |
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1930-1950 | Anselmo Bucci e Lorenzo Viani, 1930 • Corrado Tumiati, 1931 • Antonino Foschini, 1932 • Achille Campanile, 1933 • Raffaele Calzini, 1934 • Mario Massa e Stefano Pirandello, 1935 • Riccardo Bacchelli, 1936 • Guelfo Civinini, 1937 • Vittorio Giovanni Rossi e Enrico Pea, 1938 • Arnaldo Frateili, Orio Vergani e Maria Bellonci, 1939 • Silvio Micheli e Umberto Saba, 1946 • Antonio Gramsci, 1947 • Aldo Palazzeschi e Elsa Morante, 1948 • Arturo Carlo Jemolo, 1949 • Francesco Jovine e Carlo Bernari, 1950 |
1951-1975 | Domenico Rea, 1951 • Tommaso Fiore (Anna Banti e Giovanni Comisso, Premi speciali), 1952 • Carlo Emilio Gadda (Anna Maria Ortese, Premio speciale), 1953 • Rocco Scotellaro (Giuseppe Raimondi, Premio speciale), 1954 • Vasco Pratolini, 1955 • Carlo Levi e Gianna Manzini, 1956 • Italo Calvino, Arturo Tofanelli e Natalia Ginzburg, 1957 • Tommaso Landolfi, 1958 • Marino Moretti, 1959 • Giovanni Battista Angioletti e Laudomia Bonanni, 1960 • Alberto Moravia, 1961 • Giorgio Bassani, 1962 • Antonio Delfini, 1963 • Giuseppe Berto, 1964 • Goffredo Parise, 1965 • Raffaello Brignetti, 1967 • Libero Bigiaretti, 1968 • Fulvio Tomizza, 1969 • Nello Saito, 1970 • Ugo Attardi, 1971 • Romano Bilenchi, 1972 • Achille Campanile, 1973 • Clotilde Marghieri, 1974 • Paolo Volponi, 1975 |
1976-2000 | Mario Tobino, 1976 • Davide Lajolo, 1977 • Antonio Altomonte, 1978 • Giorgio Manganelli, 1979 • Stefano Terra, 1980 • Enzo Siciliano, 1981 • Primo Levi, 1982 • Giuliana Morandini, 1983 • Gina Lagorio, 1984 • Manlio Cancogni, 1985 • Marisa Volpi, 1986 • Mario Spinella, 1987 • Rosetta Loy, 1988 • Salvatore Mannuzzu, 1989 • Luisa Adorno, 1990 • Antonio Debenedetti, 1991 • Luigi Malerba, 1992 • Alessandro Baricco, 1993 • Antonio Tabucchi, 1994 • Maurizio Maggiani, 1995 • Ermanno Rea, 1996 • Claudio Piersanti, 1997 • Giorgio Pressburger, 1998 • Ernesto Franco, 1999 • Giorgio van Straten e Sandro Veronesi, 2000 |
2001-oggi | Niccolò Ammaniti, 2001 • Fleur Jaeggy, 2002 • Giuseppe Montesano, 2003 • Edoardo Albinati, 2004 • Raffaele La Capria, 2005 • Gianni Celati, 2006 • Filippo Tuena, 2007 • Francesca Sanvitale, 2008 • Edith Bruck, 2009 • Nicola Lagioia, 2010 • Alessandro Mari, 2011 • Nicola Gardini, 2012 • Paolo Di Stefano, 2013 • Francesco Pecoraro, 2014 • Antonio Scurati, 2015 • Franco Cordelli (Lucio d'Alessandro, Premio speciale), 2016 • Gianfranco Calligarich, 2017 • Fabio Genovesi e Giuseppe Lupo, 2018 • Emanuele Trevi, 2019 • Paolo Di Paolo, 2020 • Edith Bruck, 2021 • Veronica Raimo, 2022 • Niccolò Ammaniti, 2023 |
V · D · M | |
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 76316259 · ISNI (EN) 0000 0003 6864 4438 · SBN CFIV000315 · BAV 495/24285 · LCCN (EN) n50034018 · GND (DE) 118539426 · BNE (ES) XX1126654 (data) · BNF (FR) cb11904998v (data) · J9U (EN, HE) 987007261748505171 · NSK (HR) 000050536 · NDL (EN, JA) 00440977 · CONOR.SI (SL) 21338211 · WorldCat Identities (EN) lccn-n50034018 |
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