Il grande McGinty

Il grande McGinty
Tamiroff, Angelus e Donlevy
Titolo originaleThe Great McGinty
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1940
Durata82 min
Dati tecniciB/N
Generecommedia
RegiaPreston Sturges
SceneggiaturaPreston Sturges
FotografiaWilliam C. Mellor
MontaggioHugh Bennett
MusicheFriedrich Hollaender
ScenografiaHans Dreier, A. Earl Hedrick e A.E. Freudeman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il grande McGinty (The Great McGinty) è un film del 1940 scritto e diretto da Preston Sturges.

Trama

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Produzione

Il film rappresentava una denuncia sulla corruzione politica.[1]

Fu girato a bassissimo costo; detiene il primato per il più basso compenso mai pagato per una sceneggiatura di un film prodotto da una Major di Hollywwod: la Paramount pagò Sturges solamente 10 dollari, somma simbolica in quanto Sturges era uno sceneggiatore alla sua prima prova da regista.[2]

Distribuzione

Fu distribuito nel Regno Unito a partire dal 19 luglio 1940 e negli Stati Uniti dal 24 luglio 1940. In Italia non fu mai distribuito nei cinematografi; fu trasmesso per la prima volta in televisione il 31 marzo 1976, all'interno di un ciclo di quattro film dedicato al regista Sturges, con l'edizione italiana approntata per l'occasione.[3]

Accoglienza

Critica

«[...] Diremmo che ha costituito un divertimento per tutti, specie nella prima parte quando ha più scanzonati e mordenti i toni della satira su una democrazia mal intesi e su un sistema cronico di corruzione politica e amministrativa. Nella seconda parte la storia, cedendo al patetico-convenzionale [...] decisamente si siede. Ma trova un guizzo nel finale che i rifiuta il lieto accomodamento, e poi è tutta in piedi, ripetiamo, nella prima parte, vivacissima di ironia e di sarcasmo nel descrivere un mondo miserabile [...]. Molto bravo il protagonista, Brian Donlevy [...]. Ottima la copia della pellicola, irreprensibile il doppiaggio a cura della Rai; e una bella traduzione, con dialogo sciolto e frizzante. [...]»

(Ugo Buzzolan, La Stampa, 2 aprile 1976[4])

«Una commedia eccentrica, populista come un film di Capra e, ad un tempo, cinica come uno di Lubitsch. Fa sensazione. All'apparenza è la storia dell'ascesa e della caduta di un politico corrotto, e alla fine pentito. Ma la sua ascesa [...] è di totale irriverenza. È il sogno americano in versione ribalda, ovvero «tutti hanno una possibilità di riuscita truffando gli altri». Dialoghi scintillanti, ricchezza di dettagli, piacere del racconto, gusto lubitschiano per il tempo frammentato. [...]»

(Gianni Volpi, I mille film. Guida alla formazione di una cineteca, 2017[5])

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Enrico Lancia, Sturges Preston, in Philippe Paraire, Il grande cinema di Hollywood, Gremese, 1996, p. 168, ISBN 8876058877.
  2. ^ Patrick Robertson, I record del cinema. Enciclopedia dei fatti, delle curiosità e dei primati del cinema mondiale, dall'epoca del muto ad oggi, Gremese, 2004, p. 60, ISBN 8884402735.
  3. ^ Achille Valdata, Commedia e satira nei film di Sturges, in Stampa Sera, 31 marzo 1976, p. 13.
  4. ^ u. bz. [Ugo Buzzolan], Dall'Italia agli Stati Uniti tra scandali e corruzioni, in La Stampa, 2 aprile 1976, p. 7.
  5. ^ Gianni Volpi, I mille film. Guida alla formazione di una cineteca, Baldini+Castoldi, 2017, ISBN 978-88-6865-092-6.

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