Eutimio Zigabeno

Eutimio Zigadeno (in latino Euthymius Zigabenus o Zigadenus o Zygadenus; in greco Εὐθύμιος Ζιγαβηνός? o Ζυγαδηνός; ... – ...; fl. XII secolo) è stato uno scrittore bizantino, monaco e commentatore del XII secolo.

Biografia

Fu amico dell'imperatore bizantino Alessio I Comneno, per il quale scrisse una lunga opera sulle eresie, Panoplia Dogmatica o Panoplia della Dottrina ("Armatura Completa del Credo"). L'opera spaziava dall'età apostolica fino al bogomilismo del X secolo, ed era la principale fonte storica per quest'ultima setta cristiana.

Non sono note informazioni biografiche sulla vita di Eutimio.[1] Fu un monaco e visse nel monastero della Vergine Maria vicino a Costantinopoli. Fu favorito sia dall'imperatore che dalla figlia Anna Comnena, che ne esaltò la cultura e la pietà nella sua Alessiade.[2]

Scrisse anche un commento ai Salmi, uno ai quattro vangeli e uno alle lettere di San Paolo, basati principalmente su fonti patristiche. Le opere spurie sotto il suo nome includono una Esposizione del Credo Niceno-Costantinopolitano e il Dialogo con un musulmano.

Morì dopo il 1118.

La pericope dell'adultera nel Vangelo secondo Giovanni

Bruce Metzger ha affermato che «nessun padre della Chiesa greca prima di Euthymius Zigabenus (dodicesimo secolo) commenta questo passaggio, ed Euthymius dichiara che le copie accurate del Vangelo non lo contengono».[3] Tuttavia, un riferimento, sebbene non al Vangelo di Giovanni, esiste negli scritti di Didimo il Cieco, e ad esso si riferisce, tra gli altri, anche Girolamo. Zigabeno dice:

«Ma è necessario sapere che le cose che si trovano da questo luogo a quello nel quale si afferma "Perciò Gesù parlò ancora di queste cose dicendo: Io sono la luce del mondo", nelle copie più esatte queste o non si trovano o sono contrassegnate da un obelus, perché sembrano illegittime e aggiunte. E l'argomento per tale affermazione è che Crisostomo non ne fa menzione da nessuna parte; ma, cosa non priva di utilità per noi, dobbiamo anche dichiarare che questo è il capitolo sulla donna colta in adulterio, che è posto tra questi.»

(Patrologia Graeca[4])

Note

  1. ^ E. A. LIVINGSTONE. "Euthymius Zigabenus." The Concise Oxford Dictionary of the Christian Church. 2000. Encyclopedia.com. 29 luglio 2009
  2. ^ Alexiad XV. 490, Migne, CXXXI. col. 1176.
  3. ^ Metzger, A Textual Commentary on the Greek New Testament (Stoccarda, 1971), pp. 219-221); da Daniel B. Wallace, Il Mio Passaggio Favorito che non è nella Bibbia
  4. ^ Patrologia Graeca, vol. 129, col. 1280 C-D, via Roger Pearse, Eutimio Zigabeno e la Pericope dell'Adultera, 2009.

Bibliografia

  • J.-P. Migne, Patrologia Graeca, voll. 128–131.
  • Schaff, History of the Christian Church, Volume IV: Mediaeval Christianity. A.D. 590-1073. sezione 150. Erroneamente descrive Anna come la moglie dell'imperatore anziché come la figlia.
  • Friedrich Wilhelm Bautz (1975). "Euthymius Zigabenus (richtiger: Zigadenus)". In Bautz, Friedrich Wilhelm (ed.). Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL) (in German). Vol. 1. Hamm: Bautz. cols. 1572–1573. ISBN 3-88309-013-1. con bibliografia
  • John Raffan, Edizione e traduzione del Commento ai Salmi di Eutimio Zigabeno

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