Campo celtico

Il campo celtico è un nome popolare dato alle tracce delle prime sistemazioni di campi utilizzati per l'agricoltura preistorica trovati nelle Isole Britanniche e nell'Europa nord-occidentale, per es. Belgio, Paesi Bassi e Germania. Il nome gli venne dato da O.G.S. Crawford. Essi sono talvolta preservati in aree che furono aziende agricole che non sono state adottate e possono risalire ad ogni tempo compreso tra la prima età del bronzo (1800 a.C. ca.) fino al primo periodo medievale, oltre che essersi preservati come fortificazioni (earthworks) o soilmark.

I campi celti sono caratterizzati nei loro paraggi da altri antichi "aspetti" (feature) come recinti, viottoli sommersi (sunken lane) e fattorie e sono divisi in un mosaico di terreni formati di appezzamenti quadrati raramente più grandi di 2.000 m², sebbene siano noti esempi più grandi (per es. Dorset e Wiltshire). La loro piccola taglia implica che ognuno di essi fosse coltivato da un singolo individuo della famiglia.

I lynchet,[1] attestazione della prima aratura, possono spesso essere visti alle estremità superiore e inferiore. L'agricoltura romana su larga scala li venne a sostituire nei bassopiani britannici ed essi risultano così più comuni nelle regioni meno accessibili come la West Country.

Note

  1. ^ Un lynchet è un tumulo di terra fondato su un pendio di un campo arato per un lungo periodo di tempo

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Collegamenti esterni

  • (EN) air photo of a Celtic fieldsystem in Dorset, su wdi.co.uk. URL consultato il 23 settembre 2006 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2006).
  • (EN) Celtic Fields - and Celtic Farming in Britain, su resourcesforhistory.com.