Bratko Kreft

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento scrittori sloveni non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Bratko Kreft

Bratko Kreft (Maribor, 11 febbraio 1905 – Lubiana, 17 luglio 1996) è stato uno scrittore sloveno.

Biografia

Socialista, fu per vari anni in prigione; nel dopoguerra ha alternato l'attività di regista teatrale all'insegnamento universitario.[1]

È considerato uno dei maggiori drammaturghi sloveni per i suoi drammi d'argomento storico-sociale:[1] I conti di Celje (1932), basato su una tragica vicenda del Medioevo sloveno e sulla lotta contro la superstizione medioevale; La grande ribellione (1937), incentrata sulla ribellione dei servi della gleba sloveni e conclusa con la morte del condottiero Matija Gubec nel 1573;[1] I comici carniolani (1941); I piccolo-borghesi (1935); Tugomer (1946), Ballata del tenente e di Mariutka (1960). È anche noto come narratore (Racconti di anni passati, 1950; Calvario dietro il villaggio, 1961); carattere autobiografico, ha il suo romanzo più famoso, Un uomo fra i tedeschi (1929).

Note

  1. ^ a b c le muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 305.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bratko Kreft
Controllo di autoritàVIAF (EN) 191215092 · ISNI (EN) 0000 0001 1575 2801 · LCCN (EN) n81129509 · GND (DE) 128336730 · BNF (FR) cb126719328 (data) · CONOR.SI (SL) 1749347
  Portale Biografie
  Portale Letteratura